Il metodo All Grain

Il metodo All Grain

Questo è il metodo classico per produrre birra a casa propria. È il metodo utilizzato per secoli e secoli da intere popolazioni in tutto il mondo, e quello che i birrifici ancora oggi adottano seppur con alcune migliorie apportate dall’integrazione di tecnologie produttive moderne.

Il metodo All Grain, a differenza dei metodi Birra in Kit e Estratto + Grani, prevede che tutte le fasi, eccetto per la maltazione dei cereali, vengano eseguite partendo dagli ingredienti base; cereali maltati e non, luppoli, lieviti, zuccheri, aromi e spezie ma anche frutta, caffè, cacao e molti altri ingredienti anche particolarmente atipici. Questo metodo di birrificazione, al contrario degli altri, permette all’Homebrewer, restando all’interno di determinati parametri, di progettare e realizzare la propria birra come vorrebbe che fosse, avendo il totale controllo su tutte le fasi di produzione; dalla scelta di cereali, luppoli e aromi alla gestione delle temperature di ammostamento e fermentazione, alla selezione dei lieviti da inoculare ed ai tempi di maturazione della birra finita.

Il metodo AG (All Grain) si basa su tre fasi principali che sono;

  1. Molitura
  2. Ammostamento (mashing)
  3. Risciacquo (sparging)

Ovviamente, tutto comincia con la progettazione della ricetta che, prima di ogni altra cosa, determinerà la selezione degli ingredienti ed il tipo di fermentazione (alta o bassa) a cui sarà sottoposto il mosto ottenuto. Alle suddette quindi si aggiungono altre fasi, in alcuni casi non meno importanti come;

che essendo fasi, in alcuni casi, particolarmente articolate, analizzeremo dettagliatamente nei prossimi articoli.

Strumentazione.

Il seguente elenco descrive l’attrezzatura necessaria per effettuare una cotta con il metodo All Grain, dal processo di molitura, fino all’imbottigliamento.

  • 1 mulino a rulli;
  • 1 pentola di ammostamento in grado di contenere comodamente tutti i grani e 2/3 della quantità di acqua prevista dalla ricetta (opzionalmente motorizzata);
  • 1 pentola per scaldare l’acqua di sparging in grado di contenere 1/2 dell’acqua prevista dalla ricetta;
  • 1 pentola di bollitura capace di contenere abbondantemente l’intera quantità di acqua prevista dalla ricetta;
  • 1 irroratore per lo sparging (opzionale);
  • 1 pompa motorizzata per uso alimentare specifica per liquidi caldi;
  • 1 paletta per birrificazione;
  • 1 fermentatore;
  • 1 gorgogliatore;
  • 1 termometro;
  • 1 tester per il pH;
  • 1 tino di travaso;
  • 1 cilindro da test;
  • 1 densimetro per birrificazione o 1 rifrattometro con scala Brix;
  • 1 avvinatore;
  • 1 tappatrice.

Nota[Starter] Procedura che permette alle cellule dei lieviti di riprodursi fino a raggiungere il numero utile a fermentare la quantità di zuccheri presenti nel mosto.
[Dry Hopping] Tecnica che prevede l’immissione a freddo di luppoli direttamente nel fermentatore.
[Lagerizzazione] Tecnica utilizzata in particolar modo nelle basse fermentazioni che consente di chiarificare la birra nel fermentatore.
[Cold Crash] Simile alla Lagerizzazione ma eseguito a temperature ancora più basse. Permette di chiarificare il mosto facendo sedimentare sul fondo del fermentatore tutto ciò che possiede un peso molecolare superiore alla birra.
[Carbonatazione] Aggiunta di materiale fermentescibile alla birra prima dell’imbottigliamento che permette ai lieviti residui di riprendere la fermentazione in bottiglia aumentando la quantità di anidride carbonica disciolta.

 

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